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Acli Bologna: maratona di lettura a sostegno delle donne afghane e iraniane sabato 28 gennaio 15-17 c/o Circolo Acli Karol Wojtyla

Le Acli di Bologna, con il proprio Coordinamento Donne, il Circolo Acli Karol Wojtyla di Casalecchio di Reno e l’Associazione Ma2Ta Persia ApS aderiscono all’iniziativa dei giovani di Economy of Francesco, consistente in una maratona di lettura dei racconti orientali Le Mille e una Notte, a sostegno delle donne afghane ed iraniane.

Il 28 gennaio dalle 15 alle 17 voci femminili di nazionalità italiana ed iraniana si alterneranno nella lettura presso i locali del Circolo Acli Karol Wojtyla in via Porrettana 76 a Casalecchio di Reno. La manifestazione è aperta a quanti vogliano partecipare.

“Il testo è stato scelto perché l’incipt de Le Mille e una Notte narra del re Shahriyar che, tradito da sua moglie, sposa una donna ogni notte e la mattina seguente la fa uccidere. Finché Shahrazad, figlia del visir, immagina una soluzione: intratterrà il re ogni notte narrandogli una nuova storia e rimandando la fine del racconto alla notte successiva. L’espediente funziona, e alla fine dei ‘mille e uno’ racconti, il re dimenticò anche il suo odio per le donne. Così Shahrazad salvò le donne del paese e salvò se stessa, riuscendo a trovare ogni sera una nuova storia da raccontare”, spiega Elisabetta Lippi, organizzatrice dell’iniziativa. Alla lettura seguirà “una discussione su quanto sta accadendo in Iran and Afghanistan” spiega Lippi. “Le donne di questi Paesi ci hanno chiesto di far sentire la loro voce e non dimenticarle: ecco perché occorre essere vigili, anche dopo la fine del can can mediatico, come sentinelle a presidio di un problema per cui non c’è (forse) soluzione immediata, ma rispetto al quale non ci si può girare dall’altra parte” ha proseguito l’organizzatrice. “Sentiamo il dovere – continua Lippi– di metterci accanto alle donne iraniane e afghane che stanno lottando per la loro libertà e accanto a tutti i giovani che stanno provando a costruire un futuro migliore. E lo faremo utilizzando le parole. L’espediente narrativo di Mille e una Notte ricorda che la narrazione è anche un luogo dove recarsi per provare a sconfiggere la morte: un segno per celebrare e difendere il valore delle parole e la loro capacità generativa di salvezza, il diritto fondamentale di esprimersi, di protestare, di difendere e lottare per la vita, i diritti e la libertà. Che siano le donne e i giovani a generare le necessarie parole prime del mondo nuovo che deve nascere”.

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