L’Unione Sportiva Acli è promossa dalle Acli per favorire, sostenere ed organizzare attività motorie, ludiche e sportive rivolte a soggetti di ogni età e di ogni condizione, con particolare attenzione alle persone più esposte a rischi di emarginazione fisica e sociale.  L’US Acli è soggetto promotore di sport per tutti, attraverso iniziative funzionali a migliorare la qualità della vita delle persone, la società e la vita civile. Un’attenzione privilegiata è da sempre rivolta ai bambini e ai giovani, non soltanto perché lo sport rappresenta una delle più “facili” attività di ricreazione, di aggregazione e di impegno ma soprattutto perché la pratica motoria, ludica e sportiva riveste un fondamentale ruolo educativo e formativo.

A Bologna i progetti principali messi in campo dall’US Acli sono:

“Lo sport è per tutti”: avviato nel 2019 con il contributo del Comune di Bologna, sono state erogate erogate “borse sport” per i ragazzi che vivono in una condizione di fragilità socioeconomica, nelle discipline del rugby e psicomotricità per bambini con disabilità.

“Lo sport è uguale per tutti”: con il sostegno del Comune di Bologna, sono stati erogati dei “voucher movimento”, per permettere ai giovani di accedere gratuitamente alle attività di rugby, calcio, musica e teatro, valorizzando lo sport  e la pratica motoria nella sua valenza inclusiva ed educativa.

“Torneo delle diversità – Quando lo sport non conosce barriere”: realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e in concomitanza con la giornata de “Lo sport che vogliamo” del 17 ottobre, l’evento ha previsto interventi di esperti e testimonianze nell’ambito dello sport inclusivo.

Parco in Salus: Con il contributo del Comune di Bologna, nell’ambito di “Parchi in Movimento”, sono state realizzate attività gratuite di yoga e pilates nel Parco San Donnino, nel Quartiere San Donato – San Vitale, promuovendo la pratica motoria in contesti periferici, come momento di benessere psico-fisico e costruzione di nuove relazioni.

No Name e Take Care 2.0:  l’US Acli è stata la prima associazione bolognese ad avviare le attività per “Puc – Progetti utili alla Collettività”, destinati ai percettori del Reddito di Cittadinanza, per svolgere ore di volontariato sul territorio.

Giro del mondo in 80 giorni: Il Centro estivo, realizzato presso Ca’ Solare “L’Arboreto” tra i mesi di agosto e settembre, nella zona del Pilastro, ha avuto un focus specifico su sport e musica, con un’attenzione particolare alla musicoterapia rivolta a bambini con disabilità intellettive e motorie. Questi hanno rappresentato il target principale di beneficiari. Il contributo della Fondazione del Monte ha permesso di azzerare i costi aggiuntivi per le famiglie, nell’ambito dell’attivazione di percorsi di sostegno educativi specifici.

Lo Sport GenerAttore di Comunità: un progetto realizzato con la sede nazionale dell’Unione Sportiva Acli, per promuovere la pratica sportiva all’interno delle carceri italiane.

L’US Acli bolognese ha aderito svolgendo attività sportive incentrate sul rugby, percorsi di orientamento al fair play e incontri di mediazione interculturale per i detenuti della Casa Circondariale “Giuseppe Dozza”.

S.I.M.C.A.S. – Social Inclusion Methodology in Critical Areas via Sport: Il progetto è realizzato dall’US Acli nell’ambito del Programma europeo Erasmus plus sport, per favorire l’integrazione degli immigrati (di prima e seconda generazione) in contesti di particolari criticità. Il Comitato di Bologna realizza le attività sportive presso il carcere di Bologna, dove è presente un’alta percentuale di detenuti di origine straniera.

Neet – Work: con il contributo della Fondazione Carisbo, in coprogettazione con altre realtà della Città Metropolitana di Bologna e in collaborazione con l’US Acli Bologna, la Reno Rugby Bologna 1967, le Acli hanno realizzato un laboratorio incentrato sulla disciplina del rugby, riconoscendo in essa la forte valenza educativa, formativa e relazionale. I beneficiari hanno potuto apprendere come l’attività sportiva promuova inclusione, dialogo e relazione, e le regole del rugby hanno veicolato l’importanza di valori quali lo spirito di collaborazione, il rispetto e la solidarietà reciproca. 

“Mi prendo cura di lei”, per lo studio e il contrasto del fenomeno del gioco d’azzardo e delle dipendenze delle donne bolognesi, in particolare le caregivers.

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